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🇮🇹 Tecnica "diti-presso fasciale per il dolore della spalla

è un tipo di massaggio che si basa su: massaggio profondo, infiltrazione e manipolazione, arrivando alla sede del dolore e della lesione, evitando le aree di tessuto sano circostante.

Permette il trattamento di leggere lesioni muscolari o tendinee, con l’obiettivo di ristabilire o mantenere l’elasticità e mobilità standard dei tessuti. Questo massaggio permette di trattare una zona ben limitata e localizzata, agendo sulla struttura anatomica affetta da infiammazione post-traumatica oppure sulle aderenze. In generale questa particolare terapia viene fatta per 20′, due volte alla settimana.

Naturalmente il trattamento deve essere preceduto da un esame minuzioso per ottenere una valutazione globale sulla situazione clinica del paziente. In preparazione del trattamento, l’esame inizia con l’individuazione del sito su cui svolgere le manipolazioni. Esse hanno lo scopo di permettere il movimento senza dolore, non hanno quindi lo scopo di ripristinare un’ampiezza completa di movimento, dato che spesso l’osteofitosi rende ciò impossibile. Molte manipolazioni vertebrali sono eseguite mantenendo una componente di trazione.

Lo scopo di questo trattamento è mantenere o ristabilire la normale mobilità ed elasticità dei tessuti; permette inoltre di trattare solo l’area selezionata senza intervenire sulle parti del tessuto sano adiacente. L’indicazione principale è per il trattamento delle tendiniti: epicondilite, pubalgia, tendiniti della spalla ecc.

Questo trattamento serve anche a:

-Bloccare la formazione di tessuto fibroso cicatriziale, evitando la creazione di aderenze tra le varie fibrille.

-Abbassare temporaneamente il dolore e stabilizzare il flusso di metaboliti, stimolando l’iperemia locale.

-Riposizionare le fibre di collagene nel loro allineamento normale, sistemando i fasci nel modo più corretto per dare una risposta adatta agli stimoli meccanici.

-Mandare stimoli ai meccano-recettori per interferire con i messaggi afferenti nocicettivi che viaggiano in direzione del cervello.

-Evitare che nel tessuto fibroso danneggiato si crei un’infiammazione che si auto-alimenta.

-Aiutare la formazione di una cicatrizzazione funzionale e forte.

-Tramite il moto all’interno della struttura anatomica interessata si prevengono o demoliscono le aderenze formate in seguito alla lesione del tessuto.

Le uniche controindicazioni sono :

Grosse calcificazioni dei tessuti molli. Lesioni a livello del tendine di origine reumatoide.

Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contattaci al 3491847174

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