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What to do When surgery is recommended ...

What to do When surgery is recommended ...

When advised by the specialist doctor to undergo surgery, the patient's thoughts and concerns go immediately to any complications related to the surgery and to any difficulties he will encounter in the post-operative recovery of the injured party.

These difficulties translate into terms of recovery percentage and recovery times: for this reason the rehabilitation process must take into account the inevitable physiological phases.

Unfortunately, little importance is given to the pre-intervention physiotherapy phase.

The goal of this phase of physiotherapy is to avoid muscle atrophy due to post-surgical immobility and to educate the patient, teaching him exercises that must be performed throughout the physiotherapy period.

In doing so, the patient will then not have to learn new exercises, but resume those already performed and the rehabilitation process will be more effective and targeted.

So the rehabilitation begins even before the operation: this is something that we therapists and operators in the sector are able to welcome people close to surgery with great difficulty, sometimes also due to a communication gap between the specialist doctor and the patient at the time of the interview. .

Certainly not for all surgical interventions it is necessary or possible to program a pre-surgery rehabilitation: for example, we cannot program it in case of traumatic events where an immediate surgical solution is required, while we will program it in those cases where the operation is planned.

A few examples ...

In the case of rotator cuff surgery for a supraspinatus injury, the purpose of pre-surgical physiotherapy is to bring the patient to the date of surgery with an optimally moving shoulder.

To achieve this, we can both "strengthen" and "relax" some muscle structures through specific exercises, taught and performed by the physiotherapist. In particular, since the shoulder is a complex joint, the execution of some exercises may not be simple: all the structures and joints that make up the shoulder must work harmoniously with each other, according to a correct scapula humeral rhythm.

Any variation from this rhythm can cause more or less serious problems.

Some exercises may not be easy to perform and understand: the physiotherapist must explain and make the patient perform the exercises, educating him to feel his body while it moves.

In this way the patient will not have to perform new exercises, resume what has been learned in the pre-operative phase, thus optimizing recovery times.

In the case of meniscus arthroscopy, the patient will be asked to perform exercises to maintain the muscle tone of all the muscles of the lower limb both in isotonic mode (with movement) and in isometric mode (in the absence of movement): also use rubber bands, 1 kg anklets. or 2 kg., balls or other tools.

Another very important factor is to arrive at the day of the intervention with a R.O.M. (range of motion) as wide as possible, so that we can then arrive at the rehabilitation intervention starting from a good and possible joint mobility.

Also in this case the goal of pre-surgical physiotherapy will be to allow a better recovery, without deficit of muscle tone and strength, and a quicker return to daily activities.

The patient should not think that pre-operative physiotherapy is wasted or not very useful time: on the contrary, it is all time and money that he "puts in his pocket" afterwards.

Cosa fare Quando viene consigliato un intervento chirurgico...

Quando viene consigliato dal medico specialista di sottoporsi ad un intervento chirurgico, il pensiero e le preoccupazioni del paziente vanno subito alle eventuali complicanze legate all'intervento chirurgico ed alle eventuali difficoltà che incontrerà nel recupero post-operatorio della parte lesa.

Tali difficoltà si traducono in termini di percentuale di recupero e nei tempi di ripresa: per questo motivo il percorso riabilitativo deve tener conto delle inevitabili fasi fisiologiche.

Purtroppo si dà poca importanza alla fase di fisioterapia pre-intervento.

L' obiettivo di questa fase della fisioterapia è quello di evitare un' atrofia muscolare dovuta all'immobilità post-chirurgica e di educare il paziente, insegnandogli degli esercizi che dovranno essere eseguiti durante tutto il periodo di fisioterapia.

Così facendo il paziente poi non dovrà apprendere esercizi nuovi, ma riprendere quelli già eseguiti ed il percorso riabilitativo sarà più efficace e mirato.

Quindi la riabilitazione inizia ancor prima dell' operazione: cosa questa che noi terapisti ed operatori del settore riusciamo a far accogliere alle persone prossime ad intervento chirurgico con molta difficoltà, talvolta anche a causa di un gap comunicativo fra medico specialista e paziente al momento del colloquio.

Sicuramente non per tutti gli interventi chirurgici è necessario o possibile programmare una riabilitazione pre-chirurgia: ad esempio non la possiamo programmare in caso di eventi traumatici dove è richiesta una soluzione chirurgia immediata, mentre la programmeremo in quei casi dove l'operazione viene pianificata.

Qualche esempio …

Nel caso di un intervento alla cuffia dei rotatori per una lesione del sopraspinato, lo scopo della fisioterapia pre-chirurgica è quello di portare il paziente alla data dell' intervento con una spalla che si muove in modo ottimale.

Per raggiungere questo obiettivo, possiamo sia "potenziare" che "detendere" alcune strutture muscolari attraverso esercizi specifici, insegnati e fatti eseguire dal fisioterapista. In particolare, essendo la spalla un' articolazione complessa, l'esecuzione di alcuni esercizi può non risultare semplice: tutte le strutture e le articolazioni che costituiscono la spalla devono lavorare armonicamente fra di loro, secondo un corretto ritmo scapolo omerale.

Qualsiasi variazione da questo ritmo può essere causa di problematiche più o meno gravi.

Alcuni esercizi possono essere di non facile esecuzione e comprensione: il fisioterapista deve spiegare e fare eseguire al paziente gli esercizi, educandolo a sentire il proprio corpo mentre si muove.

In questo modo il paziente non dovrà eseguire esercizi nuovi, riprendere ciò che è stato appreso nella fase pre-operatoria, ottimizzando in questo modo i tempi di ripresa.

Nel caso di un intervento di artroscopia del menisco si faranno eseguire al paziente degli esercizi di mantenimento del tono muscolare di tutti i muscoli dell' arto inferiore sia in modalità isotonica (con movimento) che in modalità isometrica ( in assenza di movimento): si possono utilizzare anche degli elastici, cavigliere da 1 kg. o 2 kg., palle o altri attrezzi.

Altro fattore molto importante è quello di arrivare al giorno dell'intervento con un R.O.M. (range of motion) il più ampio possibile, affinché si possa poi arrivare all' intervento riabilitativo partendo da una buona e possibile mobilità articolare.

Anche in questo caso l'obiettivo della fisioterapia pre-chirurgica sarà quello di permettere una migliore ripresa, senza deficit di tono e di forza muscolare, ed un ritorno alle attività quotidiane più rapido.

Il paziente non deve pensare che la fisioterapia pre-operatoria sia tempo perso o poco utile: al contrario è tutto tempo e denaro che " si mette in tasca" dopo.

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