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🇮🇹 massoterapia e fibromialgia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il prezioso contributo del prof.Gianluca Egidi di Pescara. PERCHE' LA MASSOTERAPIA E' FONDAMENTALE NEI PAZIENTI AFFETTI DA FIBROMIALGIA?

Secondo le più recenti acquisizioni, il trattamento della fibromialgia non può basarsi esclusivamente su terapie farmacologiche ma occorre un approccio multidisciplinare che tenga conto anche di interventi riabilitativi oltreché metabolico nutrizionali.

A tal riguardo, un notevole passo avanti è stato fatto grazie allo sviluppo di una nuova tecnica massoterapica detta “drenaggio miofasciale profondo” ideata e perfezionata dal prof.Gianluca Egidi, docente accreditato c/o l’ordine internazionale dei massoterapisti (ODM). Questa tecnica massoterapica ripristina la corretta funzionalità muscolare e l'equilibrio vertebrale (fondamentale nelle prime tre vertebre) ma, sopratutto, stimola il microcircolo dei tessuti profondi là dove si accumula liquido sinoviale. Andando a scollare i tessuti più superficiali da quelli più profondi si ha la possibilità di drenare meglio i tessuti e canalizzare il flusso sanguigno che ossigena i muscoli poco trofici, mal nutriti e/o doloranti. Un altro vantaggio della massoterapia consiste nello stimolare la produzione di serotonina, uno dei neurotrasmettitori maggiormente coinvolti nella FM. La serotonina modula la sensibilità al dolore, interviene nella regolazione del sonno non-REM (Rapid Eyes Movement) e nei meccanismi che controllano il tono dell’umore. La scoperta dell’alterazione della processazione emotiva degli stimoli dolorosi nelle sindromi da ipersensibilizzazione centrale ha definitivamente posto fine alla questione. È stato infatti scoperto che i centri nervosi del cosiddetto “core emotivo”, costituito principalmente da amigdala, ippocampo, corteccia orbitofrontale e corteccia cingolata anteriore, sono i principali fattori coinvolti nelle risposte comportamentali allo stress. In corso di FM la disfunzione dell’amigdala porterebbe a un’alterata processazione della componente emotivo-affettiva del dolore, con cronicizzazione dello stesso e mancata assuefazione allo stress. Questo potrebbe essere l’anello di congiunzione tra la cronicizzazione del dolore e i disturbi emotivi che smentisce l’interpretazione della FM come malattia psicosomatica. Grazie alle sue proprietà rilassanti, il massaggio ripristina il corretto funzionamento dell’organismo teso a riacquistare il benessere generale. Il nostro corpo, se correttamente stimolato, è in grado di auto produrre endofarmaci o endorfine che possono essere più potenti di quelli prodotti dall’industria farmaceutica e addirittura privi di effetti collaterali. Le endorfine sono sostanze prodotte dal sistema nervoso, che svolgono un’azione calmante e innalzano la soglia di percezione del dolore. L'aspetto più affascinante ed interessante delle endorfine risiede nella loro capacità di regolare l'umore. Per stimolare la produzione di endorfine è particolarmente importante massaggiare la colonna vertebrale; da qui l'abbinamento al drenaggio profondo della tecnica di riassetto vertebrale, in grado di ripristinare un corretto equilibrio vertebrale. Massaggiando la schiena, le endorfine possono raggiungere tutte le zone del corpo e grazie alle proprie qualità, hanno la capacità di regalarci piacere, gratificazione e felicità aiutandoci a sopportare meglio lo stress. Il massaggio antistress eliminando la tensione muscolare sposta il SNA (Sistema Nervoso Autonomo) dal dominio dell’ortosimpatico (tipico dello stress) a quello del parasimpatico (tipico del rilassamento e della rigenerazione neurale e cellulare), favorisce una respirazione più profonda e permette di recuperare la consapevolezza del proprio corpo; è il mezzo più efficace per riottenere e preservare il corretto equilibrio psico-fisico. Il massaggio massoterapico agisce dunque in maniera simultanea sulla riduzione delle tensioni muscolari più blande così come su quelle invece più importanti, inoltre mira a regolare i livelli plasmatici del cortisolo e della serotonina, un’azione questa molto rilevante in quanto determina una significativa riduzione degli stati ansiosi con il conseguente ristabilimento del tono dell’umore. Questi due importanti elementi sono stati scoperti e testati già su diversi pazienti che hanno trovato un netto miglioramento della loro situazione. Inoltre non dimentichiamo che la diagnosi di fibromialgia nasce spesso da diagnosi affrettate causate da deficit informativi sulla patologia. Da qui l’esplosione delle diagnosi di fibromialgia mentre il più delle volte si tratta di patologie non cosi gravi ma solo molto simili nella sintomatologia. Il dolore muscolare è conseguenza anche dello stress ossidativo e dello stato infiammatorio oltreché causato da un intestino disbiotico. I pazienti con fibromialgia o comunque con patologie associate alla fibromialgia come LES, artrosi psioriatica, sindrome da dolore miofasciale, oltre al dolore muscolare e alla stanchezza hanno disturbi intestinali (43%) e intolleranze alimentari a glutine, lieviti e lattosio. Anche questo aspetto va conosciuto e curato. Se l'intestino, noto come secondo cervello, funzione bene, anche il nostro

umore ne guadagna e da qui ulteriore conferma della grande importanza della stimolazione della serotonina

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