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🇮🇹 osservazione di un non perfetto allineamento della colonna vertebrale

Durante un controllo dal medico pediatra, durante un controllo da uno specialista o più semplicemente guardando al mare o in piscina il proprio figlio in costume, può essere fatta l’osservazione di un non perfetto allineamento della colonna vertebrale, alla quale poi fa seguito la diagnosi di scoliosi.

Che fare?

Innanzitutto niente panico: non è un problema che può impedire ai nostri ragazzi di condurre una vita “normale” né una malattia grave. E’ però importante eseguire qualche passo importante per decidere bene quale condotta terapeutica seguire.

Per prima cosa, è fondamentale avere una valutazione radiografica per quantificare precisamente la scoliosi. Ci sono schiene che apparentemente sono molto asimmetriche ma la scoliosi non è ampia, e schiene che apparentemente non sono molto piegate ma il grado di scoliosi è un po’ più elevato. Ovviamente, questo ci orienta verso una condotta terapeutica differente!

L’altro passo importante è affidarsi ad uno specialista.

La prima grande decisione cui si viene messi di fronte è ovviamente se utilizzare un busto (o corsetto) ortopedico correttivo o meno.

Riteniamo fondamentale che lo specialista, per prendere correttamente questa decisione, si debba far carico non della scoliosi in sè e basta, ma di tutto il paziente e a volte anche di tutto il suo ambiente: osserviamo costantemente infatti che è fondamentale valutare il ragazzo nella sua globalità fisica, psicologica, emozionale e relazionale e quindi pensiamo che la diagnosi e la successiva terapia debbano tenere obbligatoriamente conto di questa globalità.

L’utilizzo del busto, pratica terapeutica che risale già a svariate decine di anni fa, trova indicazione in scoliosi estremamente gravi e fortemente evolutive, oggi in realtà casi rari.

Nella maggioranza delle scoliosi si dice che il busto trovi efficacia per arrestarne l’evoluzione, ma è nostra esperienza che terapie con approcci globali come il Metodo Egidi, con la tecnica di Riassetto Vertebrale, o la Massoterapia siano altrettanto efficaci. Inotre, i corsetti come effetto collaterale irrigidiscono la colonna, condizionano la vita relazionale e possono portare a difficoltà psicologiche; l’utilizzo di terapie manuali globali, invece, grazie alla possibilità di poter far muovere liberamente il piccolo paziente, permette di condurre una vita dai ritmi normali (dormire tranquillamente, vestirsi a piacimento, muoversi liberamente negli spazi), di poter fare sport (è essenziale in questo caso) e di non sentirsi condizionato nel relazionarsi ai coetanei.

Non da ultimo, il vantaggio di un approccio globale ed olistico è quello di perfezionare la diagnosi, focalizzando uno o più elementi in disfunzione che possono aver contribuito all’insorgere della scoliosi, come l’occlusione dentale, l’alimentazione, la vista o le condizioni ambientali fisiche e relazionali, ecc. integrando così efficacemente la terapia posturale con gli interventi necessari.

Tutto ciò ci ha permesso di osservare casi in cui la scoliosi è addirittura migliorata!

Scegliere di non mettere il busto quando è possibile può dunque portare a numerosi vantaggi, anche se ovviamente rimane una scelta impegnativa, soprattutto per quel che riguarda le motivazioni e la costanza che richiede un approccio globale. Ma è una scelta

di Salute!

Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contattaci al 349 1847171 oppure allo 085 2059185. Ti aspettiamo tutti i giorni ed il Sabato mattina presso il nostro studio in Via Tasso, 25 a Pescara.

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