Ente Internazionale di Accreditamento Certificato ISO 9001:2015
Sinonimo di efficienza e competenza

ARTICOLI

30 ottobre 2025,                        La Memoria  del Corpo

Ci sono memorie che non si trovano nei pensieri, ma nei tessuti. Memorie che abitano il corpo, che si fanno tensione nelle spalle, respiro trattenuto, peso nello stomaco.

Sono storie silenziose, esperienze vissute e mai completamente elaborate. Il corpo le custodisce con fedeltà, come se tenendole potesse proteggerci da ciò che un tempo è stato troppo.

Nel mio studio mi capita spesso di vedere quanto questa memoria corporea influenzi la crescita, la relazione, la capacità di stare nel mondo. Un bambino che si chiude al contatto, un adulto che non riesce mai a rilassarsi: entrambi raccontano, con il corpo, qualcosa che la mente non ha ancora parole per dire.

Il corpo, in fondo, non mente. Sa prima di noi quando ci sentiamo al sicuro e quando no.

Negli ultimi anni, le neuroscienze e la psicologia somatica ci hanno offerto strumenti preziosi per comprendere questo dialogo sottile tra corpo e mente. L’approccio polivagale, ad esempio, ci mostra come il sistema nervoso cerchi costantemente equilibrio tra protezione e apertura.

E qui l’incontro tra professionisti e corpo diventa un terreno fertile: attraverso il tocco, il movimento, la postura, il corpo può ritrovare vie di regolazione che la sola parola, a volte, non basta a riattivare.

La guarigione — quella vera — non passa solo dal comprendere, ma dal sentire di nuovo. Sentire il corpo che si scioglie, il respiro che torna profondo, il ritmo interno che si fa più lento. È in quel momento che la memoria smette di essere trauma e diventa conoscenza di sé.

Riconnettersi al corpo non è un esercizio tecnico, è un atto di fiducia. Un modo per dirsi: posso stare qui, nel mio corpo, nel mio tempo, nella mia storia. E da lì, ricominciare.

Il percorso per farlo può essere delicato, ma mai solitario: quando mente e corpo tornano in dialogo, anche la vita torna a scorrere.

Articolo delle Dr. Samantha Peroni 🇮🇹

16 ottobre 2025, Il potere dello sguardo  nell’accoglienza terapeutica

Nel momento in cui un cliente entra nel nostro studio, lo sguardo del terapista rappresenta il primo canale di contatto, il primo “abbraccio” simbolico: uno spazio in cui sentirsi visti, riconosciuti e accolti per ciò che si è, senza giudizio.
È attraverso di esso che si trasmettono sicurezza, attenzione e disponibilità all’ascolto — prerequisiti fondamentali per instaurare una relazione autentica e significativa.
Da un punto di vista pedagogico, lo sguardo è considerato uno strumento educativo potente: riconosce la persona nella sua interezza, la legittima come soggetto attivo del proprio percorso e apre lo spazio alla fiducia reciproca. Guardare l’altro con intenzionalità significa offrirgli la possibilità di sentirsi visto, accolto e accompagnato nel processo di cambiamento.
È lo sguardo che dice: “Tu conti. Sei qui, e io ci sono con te.”

Sul piano psicologico, invece, lo sguardo empatico ha una funzione di co-regolazione emotiva. Un contatto visivo accogliente e stabile favorisce il senso di sicurezza interna, riduce l’attivazione difensiva e prepara il terreno per un dialogo autentico. In questo modo, la relazione terapeutica diventa un contesto di contenimento e di miglioramento; si crea quel campo relazionale in cui la persona può iniziare a sciogliere le difese e contattare le proprie risorse interiori.

Accogliere con lo sguardo non è quindi un gesto gentile, è un atto terapeutico, una forma di cura profonda che precede ogni parola e accompagna ogni passo del percorso.

È il punto d’incontro tra sapere professionale e sensibilità umana — là dove comincia davvero il processo di cambiamento.

Non dimentichiamolo.

👉 Dr. Samatha Peroni 🇮🇹

5 ottobre 2025, Metodo Born,caso clinico pediatrico di successo, a cura del   Dr. Boris Alfonso Ania 🇮🇹

METODO BORN e CASO CLINICO PEDIATRICO DI SUCCESSO
Il riposo ritrovato di una bambina di 11 mesi
Ringrazio personalmente Federico e Denise per la testimonianza dell’applicazione del Metodo BORN.
​”Sono felice di condividere un caso di successo che testimonia l’efficacia del trattamento che ho appreso.
​Di recente, ho avuto l’opportunità di trattare una bambina di 11 mesi che soffriva di un sonno irregolare, rendendola nervosa e iperattiva.
I genitori, esausti e preoccupati, si sono rivolti a me per cercare una soluzione.
​Il Trattamento
​Su consiglio di Boris, ho seguito un protocollo specifico per la fascia d’età 0-3 anni:
​Prima seduta: è stata eseguita la procedura FRT 1.
​Seconda seduta: è stata eseguita la procedura FRT 2.
​Il Risultato
​I risultati sono stati sorprendenti e immediati. La bambina ha iniziato a dormire serenamente per tutta la notte e a svegliarsi con molta calma al mattino.
La sua tranquillità si è estesa anche al giorno, rendendola più serena e affettuosa.
​I genitori sono grati e sollevati per aver ritrovato il loro riposo e la serenità in casa.
​Ringrazio di cuore Boris per la sua guida e i preziosi insegnamenti che continuano a produrre risultati così importanti.”
Federico Corioni
PRECISO CHE L’IMMAGINE DEL BAMBINO NON è REALE MA CREATA GRAFICAMENTE

19 settembre 2025, teo walking: a cura del               Dr. Dario Farinella 🇮🇹

Viene definita Toe-Walking la deambulazione che avviene prevalentemente in punta di piedi. La tendenza all’andatura in punta di piedi è piuttosto frequente nei bambini piccoli, nella fase iniziale della deambulazione autonoma. Nella maggior parte dei casi, tale tendenza si riduce progressivamente con la crescita fino ad arrivare a un’andatura normale, generalmente entro l’età di 2-3 anni. Pertanto, per convenzione, è comune consigliare di indirizzare verso ulteriori accertamenti quei bambini che continuino a manifestare tale tendenza oltre l’età di 2-3 anni.
Trattamento
modifica
Esistono differenti opzioni di trattamento. Per i casi lievi è possibile solo effettuare controllo evolutivo. Per i casi più severi, le possibilità comprendono: stretching, tutori ortopedici, gessi correttivi, tossina botulinica, interventi chirurgici correttivi. Sono stati recentemente sviluppati tutori ortopedici innovativi minimamente invasivi in grado di esercitare un momento di flessione dorsale sul piede sfruttando le proprietà elastiche del carbonio, una specifica ortesi plantare ed una scarpa con opportune allacciature
Qui nel video si vede prima del primo trattamento manipolativo e il giorno dopo al trattamento.

👉 Vedi anche Profilo Professionale Dr Dario Farinella

16 agosto 2025,  meridiano dei Polmoni a cura di           Nicola Pasquali 🇮🇹

Il meridiano del polmone è il primo della sequenza dei meridiani principali. Rappresenta l’origine dei meridiani e, attraverso il respiro, l’origine della vita. ,,,,